Dopo il grande successo dell’approvazione da parte della FDA della somministrazione semestrale di lenacapavir come PrEP, Gilead sposta l’attenzione sull’oncologia e firma un accordo con Kymera Therapeutics – del valore complessivo di 750 milioni di dollari – per ottenere in licenza un candidato terapeutico contro i tumori solidi sviluppato dalla biotech statunitense.
L’accordo prevede la concessione a Gilead di un’opzione esclusiva e di una licenza per accedere al programma di degradatori a colla molecolare (MGD, molecular glue degraders) sviluppato da Kymera. Gilead verserà un pagamento iniziale di 85 milioni di dollari; il resto dei pagamenti – subordinato all’esercizio dell’opzione – sarà legato al raggiungimento di traguardi clinici, regolatori e commerciali. Sono inoltre previste royalty a più livelli sulle vendite di eventuali prodotti approvati derivanti dal programma.
MGD, una nuova arma per bloccare la crescita dei tumori
I MGD sono farmaci che agiscono come “collanti molecolari”, facilitando la degradazione mirata di una proteina. I farmaci di Kymera sono progettati per eliminare selettivamente le proteine CDK2 (chinasi ciclina-dipendenti 2), che svolgono un ruolo chiave nella crescita dei tumori: la loro disregolazione porta a una proliferazione incontrollata delle cellule. Si tratta di un target promettente nella terapia oncologica, con candidati in sviluppo anche da parte di AstraZeneca, Pfizer e Incyte.
Kymera ritiene che eliminare – anziché semplicemente inibire – la proteina CDK2 attraverso i suoi MGD possa portare a trattamenti più precisi, sicuri ed efficaci. Secondo la biotech, questo approccio offre un vantaggio rispetto agli inibitori CDK2 tradizionali.
“I nostri degradatori molecolari CDK2 altamente specifici e attivi per via orale hanno dimostrato un profilo preclinico molto promettente e potrebbero trasformare il panorama terapeutico per i pazienti con cancro al seno e altri tipi di tumori caratterizzati da bisogni clinici non soddisfatti”, osserva Nello Mainolfi, CEO di Kymera.
“I MGD stanno aprendo nuove ed entusiasmanti possibilità nella ricerca oncologica, offrendo un modo per eliminare le proteine che guidano la malattia, anziché limitarci a bloccarle – aggiunge Flavius Martin, vicepresidente Esecutivo Ricerca e Sviluppo di Gilead – Questo meccanismo è in linea con il nostro approccio scientifico all’oncologia, che punta a colpire selettivamente le cellule tumorali riducendo al minimo l’impatto sui tessuti sani”.
Con questo accordo Gilead consolida la propria presenza nel campo dell’oncologia innovativa, puntando su strategie terapeutiche basate sulla degradazione selettiva delle proteine patologiche, in linea con la nuova frontiera della medicina di precisione.